Elena Baldelli
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Giorgione

Venere Dormiente, Giorgione

Venere Dormiente

La Venere dormiente, nota anche come Venere di Dresda, è un dipinto ad olio su tela di Giorgione, uno dei maestri del Rinascimento italiano. È generalmente accettata la teoria secondo cui il paesaggio e il cielo sono opera di Tiziano, che li completò dopo la morte di Giorgione nel 1510, come per primo scrisse Vasari. Si trova presso la Gemäldgaleriedi Dresda.

Il dipinto, uno degli ultimi lavori di Giorgione, ritrae una donna nuda il cui profilo sembra seguire quello delle colline sullo sfondo. Giorgione si impegnò molto nella realizzazione dei dettagli sullo sfondo e delle ombre. La scelta come soggetto di una donna svestita segnò una rivoluzione nell'arte, ed è considerata da molti critici uno dei punti d'inizio dell'arte moderna. Il quadro rimase incompiuto alla morte di Giorgione: il paesaggio e il cielo furono terminati da Tiziano, che in seguito dipinse la simile "Venere di Urbino".

Sottili implicazioni erotiche si trovano nel braccio alzato di Venere e nel posizionamento della sua mano sinistra sul suo inguine. Le lenzuola sono dipinte in argento, un colore freddo che Giorgione preferì alle tonalità calde comunemente usate per i tessuti; sembrano inoltre rigide, se paragonate a quelle dipinte in opere simili di Tiziano o Velázquez. Il paesaggio è in armonia con le curve del corpo della donna, il quale instaura una relazione ancor più forte con ciò che lo circonda, divenendo oggetto organico e naturale.

 

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